Il vantaggio competitivo

Anche a distanza di decenni, il saggio di Porter rappresenta una pietra miliare nel campo della strategia competitiva e delle scienze sociali in genere

Pubblicato per la prima volta nel 1985, "Il vantaggio competitivo" di Michael Porter costituisce un'opera di riferimento e una sorta di stella fissa nel campo dello studio della strategia competitiva, nonché delle scienze sociali applicate all'economia. Ciò a dispetto dei decenni trascorsi e dei cambiamenti che si sono verificati nell'arco di quasi trentacinque anni.

Si può anzi affermare che gli argomenti delineati in quest'opera – partendo dai concetti di strategia di base, di catena del valore e, a appunto, di vantaggio competitivo – abbiano plasmato l'approccio al modo di fare impresa di almeno due generazioni, seppur attraversando successive declinazioni e adattamenti.

Seppure molti degli esempi proposti richiamino uno scenario economico mondiale che, oramai, appartiene alla passato, resta affascinante scoprire come le dinamiche cruciali interne ed esterne all'impresa risultino ancora descritte con fedeltà e coerenza, vuoi perchè guidate dalle basilari esigenze umane (appagamento dei bisogni, consolidamento delle abitudini, competizione per ottenere un maggior benessere) vuoi perchè la società evolve più lentamente di quanto il progresso degli strumenti tecnici non lasci prevedere.

Così come molti di noi hanno avuto la fortuna di studiare le opere di Porter all'università, una periodica rilettura critica di questo volume rappresenta un prezioso memento che riporta agli elementi fondamentali su cui sviluppare un nuovo approccio all'impresa e al mercato in genere, sia come consumatori consapevoli sia come professionisti impegnati in prima persona a generare valore assieme ai nostri collaboratori ∎

  Porter, Michael E. Il vantaggio competitivo. Torino: Einaudi, 2011 (1985). ISBN 978-88-06-20821-9

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